Come giocare con i bambini
Il buon maestro di gioco (ma anche genitore, educatore etc.) non si ferma proprio sul più bello dopo aver spiegato il gioco ai bambini ma scende proprio in campo perché non c’è miglior via dell’esempio, perché non c’è miglior punto di vista sul gioco (e soprattutto sui giocatori) di quello di chi è in mezzo alla viva azione e perché è anche qui che nasce il legame con i ragazzi.
Ma come scendere in campo? Con in mente una breve guida per punti perché il gioco sia per entrambi (maestri di gioco e bambini) una vera esperienza educativa.
– ENTUSIASMO: se credi nel gioco che hai proposto allora sei il primo che deve giocarci con entusiasmo e partecipazione;
– PREPARAZIONE: le regole del gioco non le devi solo sapere, le devi avere incise nell’anima ;). I bambini sono bravissimi a trovare qualsiasi stratagemma al limite del lecito. E poi la preparazione è anche un minimo fisica se il gioco è di movimento! Infine ci sono gli imprevisti… a quelli è difficile prepararsi ma tienti sempre pronto nel caso il gioco non funzioni come speri, duri troppo poco, inizi a piovere etc.
– CONSAPEVOLEZZA: dei propri mezzi da adulto. Sia fisici che comportamentali. Non sei lì per stravincere il gioco, né per dare lezioni, né per favorire una squadra piuttosto che un’altra. Sei lì “solo” per giocare. Stop.
– OSSERVAZIONE: non farti prendere talmente tanto dal gioco da perdere l’occasione di osservare il comportamento dei ragazzi che proprio durante l’attività si lasciano andare facendo cadere barriere e maschere varie. E poi osserva per stimolare il gioco, per far sì che tutti partecipino e che le regole vengano rispettate.