Come spiegare un gioco ai bambini
Il bel gioco fa molto, il campo di gioco è importante, il gruppo dei bambini conta, ma la spiegazione del gioco è FONDAMENTALE per il suo buon successo. Ecco allora come comportarsi di fronte ad uno stuolo, piccolo o grande, di bambini pronti a giocare, che sia una festa o un’attività programmata, un compleanno o una qualsiasi situazione di ritrovo. Il tutto spiegato brevemente per punti, come un gioco ben spiegato 😉
Crederci sempre
Quando presenti il gioco ci vuole passione ed entusiasmo: se il gioco non ti piace allora si vedrà, se non lo ha preparato con attenzione si vedrà, se non vuoi giocarci personalmente si vedrà. Empatia quindi prima di tutto.
Breve brevissimo
Mai dilungarsi troppo nella spiegazione di un gioco (se è troppo lunga allora il gioco non funziona), meglio essere sintetici, andare dritti alle regole e magari non lasciare che i bambini facciano troppe domande (ci si va a imbucare in una spirale infinita). Meglio quindi iniziare a giocare e fare una partita di prova. I bimbi hanno una capacità di attenzione limitata nel tempo e se si tratta di iniziare giocare…
Occhio al contesto
Quando spiegate il gioco disponete i bambini perché possano ascoltarvi (il cerchio, seduti o in piedi è sempre la figura perfetta, nessuno resta fuori e tutti sono in grado di vedere), perché siano vicini al campo di gioco, perché possano ascoltare sempre la vostra voce (attenzione ai rumori disturbatori – strada e varie – e a giocare con la voce – non serve urlare) e perché non siano disturbati dal sole o da altri fattori atmosferici. Fate attenzione poi ai bimbi più distratti e col vostro sguardo aiutateli a seguire la spiegazione del gioco.
Linguaggio
Verbale e non verbale: parole sempre ben scandite e mai atteggiamenti gestuali chiusi (mani conserte o peggio in tasca). E dare sempre ma sempre un nome al gioco: via aiuta ad ambientarlo e farlo memorizzare.