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Vacanza in Giappone con la Famiglia: Itinerario ed Esperienze in Famiglia con Bambini

Siamo stati in vacanza in Giappone dal 23 dicembre 2024 al 4 gennaio 2025: era molto tempo che sognavamo di scoprire questo paese così diverso e così lontano. Abbiamo scelto di fare tutto in modalità viaggio fai da te, senza agenzia di viaggio o altro supporto, un po’ perché permette di risparmiare qualcosa (in cambio ovviamente del molto tempo personale ad informarsi e cercare), un po’ perché ci consente di viaggiare liberi, secondo le nostre esigenze, con la possibilità di seguire i nostri ritmi e desideri.

Sul nostro canale YouTube trovate le nostre video avventure, mentre qui, in questo articolo/guida di viaggio, vi lasciamo il nostro itinerario nel dettaglio e i consigli che riteniamo importanti, quelli che avremmo voluto sapere prima di partire, o che hanno comunque confermato le scelte fatte alla partenza. Lo facciamo per elenco/punti, sperando sia più veloce e facile da leggere, per andare dritti all’argomento che vi interessa. Se avete ulteriori domande, potete scriverci sui nostri social ufficiali. A disposizione con piacere per aiutarvi a conoscere questo bellissimo paese.

In che stagione andare in Giappone?
Noi abbiamo scelto l’inverno perché quest’anno c’era una bella combinazione di giorni per le vacanze Natalizie e ci permetteva di prendere le 2 settimane che ci vogliono, come minimo, per affrontare un viaggio così lungo e visitare un paese con tante cose da conoscere. La stagione più affascinante (a anche più costosa, fino al doppio) è quella primaverile con la fioritura dei ciliegi, poi c’è l’autunno con il suo foliage e infine l’estate, dove i costi si abbassano come in inverno, ma dove la forte afa e il caldo umido, condizionano la visita.
Fa freddo quindi in inverno in Giappone? Il clima è del tutto simile a quello Italiano con più freddo al Nord (Sapporo) e meno al centro sud (Tokyo, Osaka e Kyoto). L’aspetto positivo è che le piogge in inverno sono molto rare e il clima è bello asciutto. Noi ci siam trovati bene, girando coperti con particolare attenzione alla sera.

Quale volo per il Giappone?
Noi abbiamo scelto la tratta unica, per evitare di fare scali con i nostri bambini (Matilde 9 anni e Nicolò 12) e abbiamo scelto ITA da Roma Fiumicino a Tokyo Haneda (c’è anche una tratta diretta fatta da ANA, compagnia giapponese, da Milano a Tokyo). Sono state 12 ore di volo all’andata e quasi 15 al ritorno, causa anche le numerosi deviazioni di rotta per evitare i risaputi conflitti (che hanno portato a ben 2/3 ore buone aggiuntive di volo rispetto al passato, ci dicevano le hostess).
La tratta unica l’abbiamo trovata comoda e la comodità… si paga. Se volete risparmiare potete spezzare il volo, cercare orari più scomodi e andare sull’opzione più economica di tutto che è Air China, e che sul prezzo è imbattibile e costa quasi la metà delle solite compagnie. Senz’altro un’ottima soluzione per abbattere il budget, come ci confermava la nostra guida in Giappone che vi presentiamo di seguito.
Prenotare il volo prima permette di risparmiare? Anche sì… noi prenotando 9 mesi prima abbiamo risparmiato 100 euro a testa sul volo rispetto a prenotare due mesi prima, ma è anche vero che i prezzi oscillano e che durante l’anno ci sono delle offerte che le compagnie fanno. Il consiglio è monitorare un bel po’ prima la tratta e capire se ci son periodi legati a festività etc in cui la compagnia che vi interessa fa delle offerte. In generale però il Giappone è di moda, è molto richiesto, i biglietti negli ultimi anni sono praticamente raddoppiati (un po’ come per tutto il traffico aereo) e l’impressione è che non si tornerà indietro… quindi inutile aspettare di andare in Giappone sperando che cali l’aereo (che è comunque la spesa più impattante se viaggiate in famiglia).

Serve un visto per andare in Giappone?
Vi basta il passaporto e la compilazione di un modulo di ingresso che può essere fatta all’arrivo in aeroporto o ancora, se volete risparmiare tempo, farlo prima di partire con il sito ufficiale Visit Japan (vi linkiamo la guida). Vi viene fornito un QR code da passare alle macchine all’immigrazione. All’arrivo i controlli possono essere più di uno per la rigorosità giapponese, per cui impronte, foto, richiesta di motivazioni di viaggio etc… ci vuole un po’ di pazienza.

Lingua in Giappone: ci si capisce?
Si dice, ed è vero, che noi Italiani non siamo un popolo molto istruito all’inglese, ebbene… per i Giapponesi vale la stessa cosa, se non peggio. Noi con il nostro inglese scolastico, ci siam sentiti quasi esperti, e, a volte, è stato difficile comunicare verbalmente, anche in luoghi turistici, ma i Giapponesi sono pazienti, educati e cordiali e ci si capisce. Poi ci sono Google Translate etc, per cui, se c’è difficoltà a capirsi al ristorante piuttosto che in stazione, loro sono i primi a tirare fuori lo smartphone e ad utilizzare il traduttore (questo vale anche per i tassisti o gli autisti di Uber).

Rete internet e cellulare
Noi ci siamo trovati benissimo facendo una SIM virtuale a testa, una per genitore, visto che non si poteva utilizzare l’HOTSPOT con la SIM Virtuale (o meglio, si può condividere solo pochissima banda). Abbiamo scelto Holafly, installata poco prima di partire mentre eravamo in attesa al gate, e attivata all’arrivo. Sui nostri iPhone ha funzionato sempre alla perfezione, rete illimitata ovunque e quasi sempre anche in 5G.
Se avete ancora più esigenza di rete e magari condivisa in famiglia, si possono anche acquistare delle box wifi che garantiscono un hotspot wifi a cui connettersi. Abbiamo incontrato altri turisti italiani in viaggio che lo utilizzavano con soddisfazione

Come spostarsi in Giappone?
I mezzi pubblici in Giappone sono ordinati, puntuali, puliti e sono di sicuro la prima scelta per spostarsi nelle grandi città, da Tokyo ad Osaka fino a Kyoto. Per i grandi spostamenti si può fare affidamento sui famosi treni veloci giapponesi, gli Shinkansen, che una volta convenivano con abbonamento mentre ora, causa aumento prezzi, meglio il biglietto singolo se non dovete spostarvi ogni giorno. Per i piccoli spostamenti c’è la metro, l’autobus, i taxi e anche Uber che funziona molto bene.
Per utilizzare i mezzi pubblici è molto comodo utilizzare la carta prepagata Suica di cui potete trovare tutte le informazioni qui, con cui si possono fare anche pagamenti ai distributori, nei negozi etc. La tessera può essere fatta solo all’arrivo all’aeroporto al momento oppure digitalmente quando si vuole su iPhone, perché supportato solo per sistema operativo iOS.

Soldi in Giappone: devo per forza portare contanti con me?
Sebbene sia super tecnologico, il Giappone è un paese ancora molto ancorato al contante, indispensabile per pagare per l’ingresso ai templi, nei piccoli negozietti di souvenir, street food etc. Serve quindi cambiare prima di partire? Anche no, dipende molto dal vostro istituto bancario di riferimento o carta di credito. Noi abbiamo una carta Revolut in famiglia che utilizziamo per i viaggi e che permette di prelevare a costo di cambio soltanto da praticamente tutti gli ATM. Comoda e risparmiosa (occhio a ricordarsi di pagare o ritirare contanti sempre in valuta locale, non farsi fare il cambio dal POS etc. altrimenti entrano le commissioni di quel POS, Di solito è comunque automatico così e si paga nella valuta originale).

E ora, dopo le domande generiche che ci siamo fatti prima di partire con i bambini, ecco il nostro itinerario, ovvero cosa abbiamo fatto e visto in Giappone nelle quasi due settimane che abbiamo trascorso nel paese del Sol Levante, con gli eventuali approfondimenti video che abbiamo girato.

GIORNO 1 – TOKYO

Arrivo ora di pranzo all’aeroporto Tokyo Haneda. Transfer in taxi fino all’appartamento prenotato, ovvero il Monday Apartment Hotel. Spesa al Supermercato della Catena Life (per una maggiore qualità rispetto ai Conbini Giapponesi, ovvero i mini locali sempre aperti 24h dove trovare letteralmente di tutto, disseminati ovunque), cena fai da te, sistemazione valige, tempo libero e riposo (difficile causa fuso orario riuscire ad organizzare delle attività con i bambini per la stanchezza. Il consiglio è comunque quello di restare svegli il più possibile per prendere quanto prima il ritmo naturale del sole (noi siamo andati a dormire alle 19.00).

Consigli per risparmiare
Trasporto in metro da aeroporto ad hotel/appartamento, prenotazione soggiorno in hotel low cost (tipo Apa Hotel) o appartamenti di più piccole dimensioni, acquisto cibo presso Conbini.

GIORNO 2 – TOKYO

Giornata a Tokyo con visita guidata in italiano con Keisuke di Italokei, giapponese che ha vissuto in Italia e che ora gestisce un’attività turistica e sportiva in Giappone. Di solito facciamo tutto in fai da te, ma essendo letteralmente un altro mondo (inoltre in Giappone l’inglese non è parlatissimo) abbiam preferito avere una prima giornata intera assieme ad una guida per essere introdotti al paese, alle tradizioni e al vivere giapponese. E’ stata un’ottima scelta che rifaremmo tutta la vita. Abbiamo visitato il Santuario Meiji, la stravagante Takeshita Street, il Tempio Zojoji, il Giardino di Hama Rikyū e l’Isola di Odaiba. Durante le varie tappe abbiamo assaggiato street food, pranzato in un Ristorante di Ramen e ci siamo goduti forse la cosa più bella, passeggiare per Tokyo scoprendo un mondo completamente diverso. La cena l’abbiamo fatta in casa grazie alla spesa effettuata il giorno prima.

Consigli per risparmiare
Non noleggiare una guida, studiare per bene gli itinerari, farsi aiutare da strumenti di intelligenza artificiale che possono fare quasi da audioguida quando visitate un luogo. Scegliere attrazioni senza biglietti di ingresso (i templi sono quasi sempre visitabili gratuitamente così come anche quasi tutti i giardini),

GIORNO 3 – TOKYO

Il Giappone è famoso per i suoi Pet Cafe, ovvero locali in cui andare a coccolare cuccioli ed animali. Non avendo molto spazio in casa per ospitare gatti e cani, i giapponesi si recano in questi locali dove poter relazionarsi con gli animali. Noi siamo stati a coccolare i Capibara al Cappiness Cafe il mattino (circa un’ora di visita). Quindi abbiamo vissuto una bellissima esperienza prenotata su Airbnb, ovvero la possibilità di preparare un pranzo tradizionale giapponese assieme a una signora giapponese che ci ha accolto nella sua casa e che viene spesso in Italia, dove vive sua figlia.
Quindi, il primo pomeriggio, siamo ripartiti con la metropolitana per raggiungere Sanrio Puroland, il parco di divertimenti a tema Hello Kitty e i suoi amici. Non aspettatevi un parco divertimenti con giostre mozzafiato, ma una esperienza Hello Kitty, ovvero un luogo in cui vivere lo stile Hello Kitty, conoscere i personaggi, i loro ambienti e il tutto in un ambiente al caldo e al coperto. Rientrati a casa abbiamo cenato utilizzando Uber Eats, che copre moltissimi locali e ristoranti.

GIORNO 4 – GITA A NIKKO

Siamo usciti dalla mega metropoli di Tokyo per goderci l’atmosfera più sacra e giapponese e siamo stati a Nikko (a circa 2 ore di treno da Tokyo), paesino in bassa montagna (circa 600 metri, più fresco ma non troppo) in cui si possono ammirare dei templi strepitosi all’interno di un’atmosfera unica, tra alberi altissimi e spesso (qualche turista a parte) in un silenzio quasi irreale. L’ingresso ai templi è a pagamento con biglietto fattibile sul loco e meritano assolutamente. Potrete visitare la “tomba” dove si trova lo spirito del primo Shogun ma anche sentire il mitico effetto del drago all’interno di un tempio affascinante con le statue di tutti gli animali corrispondenti all’oroscopo locale. Per andare a Nikko abbiamo preso il treno dalla stazione di Asakusa (che era vicina al nostro appartamento) e l’intera gita è durata circa 8 ore. Al ritorno abbiamo avuto il tempo di visitare, in zona Asakusa, il famoso tempio Sensō-ji, che chiude alle 17.00 ma che merita anche una visita serale/notturna per la magnificenza delle luci, dei colori e della sua altissima pagoda. Se volete godervi anche i tantissimi negozietti della via che porta al tempio è meglio andare prima delle 17.00 e prendersi un po’ di tempo (i negozietti chiudono dalle 17.00 alle 18.00 circa), anche perché potete approfittare di assaggiare dello street food cucinato al momento.

Articolo in aggiornamento, torna a trovarci per leggere il seguito nei prossimi giorni.