Il Brutto Anatroccolo: Riassunto della Storia
La fiaba del Brutto Anatroccolo è stata scritta dallo scrittore danese Hans Christian Andersen nel 1843 e raccolta nel suo famoso libro i Nuovi Racconti.
La storia narra di una nidiata di anatroccoli in cui uno si distingue dagli altri perché era diverso: non aveva le piume soffici e gialle di tutti i suoi fratelli, ma aveva un aspetto goffo ed era più grosso degli altri, inoltre le sue piume erano arruffate e tutte grigie.
Nonostante il suo aspetto differente, Mamma Anatra gli vuole comunque un gran bene e cerca in tutti i modi di farlo accettare dagli altri, però, il piccolo Brutto Anatroccolo viene lo stesso emarginato dai suoi fratelli.
Così, il Brutto Anatroccolo decide di allontanarsi per cercare fortuna altrove e vaga senza meta fino ai mesi invernali in cui, sopravvive miracolosamente al congelamento. Un giorno, il protagonista raggiunge per caso uno stagno e lì vede nuotare delle bellissime creature e si avvicina.
Con grande sorpresa, il gruppo di cigni lo riconosce e lo accoglie dandogli il benvenuto. È così, il goffo anatroccolo scorge il suo riflesso nell’acqua e vede che lui stesso è cresciuto ed è infine diventato un bellissimo cigno.
La morale della storia è che non dobbiamo giudicare gli altri dall’aspetto esteriore, perché tutti abbiamo un valore e un potenziale speciale.